La pasta è l’alimento simbolo della tradizione enogastronomica italiana

 

Pasta Antica Osteria

Il 25 ottobre si celebra il World Pasta Day, un alimento antico e completo, che fa bene alla salute e al pianeta.

Le origini della pasta sono molto antiche. Presente nelle sue forme più semplici e primordiali in diverse parti fin da tempi remoti, si è sviluppata in maniera parallela, indipendente e diversificata, dalle valli cinesi dell’estremo oriente alle aree mediterranee della penisola italica. In Italia, in particolare, ebbe un rapido e importante sviluppo gastronomico e tradizionale che arriva fino ai giorni nostri.

Esistono 350 forme e tipi di pasta diversi, dalla pasta secca, all’uovo a quella fresca. Le sue varianti sono caratterizzate dalle tradizioni del luogo e dalla fantasia dello chef, che decide di dare una nuova vita ad ogni nuovo piatto.

La pasta è considerata dagli italiani, oltre che un alimento, un elemento di unione condiviso in tutta Italia: essa è parte integrante della vita e della cultura popolare.

Dalla letteratura al cinema, nel corso degli anni, è stato spunto per molti capolavori di fama internazionale.

« …il nostro più che un popolo è una collezione. Ma quando scocca l’ora del pranzo, seduti davanti a un piatto di spaghetti, gli abitanti della Penisola si riconoscono italiani… Neanche il servizio militare, neanche il suffragio universale (non parliamo del dovere fiscale) esercitano un uguale potere unificante. L’unità d’Italia, sognata dai padri del Risorgimento, oggi si chiama pastasciutta »

(C. Marchi, Quando siamo a tavola, Rizzoli, 1990)

Secondo un’indagine Doxa, il 44% degli italiani mangia almeno un piatto di pasta ogni giorno, conferma che la pasta è parte integrante della quotidianità degli italiani, ma noi italiani questo lo sapevamo già.

Al contrario di quel che si pensa, inoltre, questo alimento fa anche bene. Basti pensare che la dieta mediterranea, che prevede la pasta, è stata inserita tra i patrimoni immateriali dell’umanità dall’Unesco.

La pasta è un alimento sano.

Ricca di carboidrati complessi a lento assorbimento, sazia ed evita all’organismo sbalzi nel livello di glicemia nel sangue.

Un alimento leggero e che non fa ingrassare.

Se consumata nelle giuste quantità, la pasta non fa ingrassare: 100 grammi di pasta di semola di grano duro forniscono un apporto energetico di circa 360 kcal, di cui circa il 72% è rappresentato da carboidrati complessi, il 12% da proteine e per la parte restante da un scarsissimo contenuto di grassi.

Se un piatto di pasta condito in modo “dietetico” conta solo 400 calorie, anche nelle versioni più elaborate non si supera le 600 calorie.

Mangiare pasta significa inoltre mettersi a riparo da attacchi di fame. Gli amidi che contiene, e cioè i carboidrati complessi, vengono assorbiti come zuccheri e inviate alle cellule in maniera graduale prolungando il senso di sazietà.

Un alimento completo.

Un piatto di pasta condito con verdura, carne o pesce e olio di oliva costituisce un piatto unico con tutti i nutrienti necessari: carboidrati, fibre, proteine e vitamine.

Infine è persino un alimento buono per il pianeta. Il suo impatto ambientale, compresa la fase di produzione e trasformazione, è molto basso.

 

Alla luce di queste saporitissime caratteristiche, oggi più che mai, la pasta sarà la protagonista: l’acqua bolle, chi mangia?

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